Il Consiglio dei Ministri ha approvatolo lo scorso venerdì 18 marzo il Decreto energia 2022, contenente misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi in Ucraina. Il testo include l’istituzione del bonus carburante, aiuti per le imprese e anche tutele per i settori industriali e terziari colpiti dai rincari e dalla crisi energetica conseguente alla guerra in Ucraina.
Di seguito le principali misure introdotte dal Decreto che, pubblicato nella notte in Gazzetta Ufficiale, trova applicazione dal 22 marzo 2022.
TAGLI ALLE ACCISE SUI CARBURANTI
Riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione. Per effetto di tale misura il prezzo di benzina e gasolio sarà ridotto di 25 centesimi di euro al litro per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento (da oggi 22 marzo 2022).
BONUS CARBURANTE 2022
Per il 2022, il Governo ha introdotto il bonus carburante. Il testo prevede l’erogazione di un importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore. Tale importo non concorre alla formazione del reddito.
RATEIZZAZIONE DELLE BOLLETTE PER LE AZIENDE
Rateizzazione delle bollette per i consumi energetici e garanzia SACE. Le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai propri fornitori la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022. Il numero massimo di rate mensili non può essere superiore a 24.
BONUS SOCIALE ELETTRICITÀ E GAS
Per il periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2022, il valore ISEE di accesso ai bonus sociali elettricità e gas è pari a 12.000 euro. Dunque, la soglia viene alzata rispetto al limite di 8265 euro previsto fino a marzo 2022.
CREDITO D’IMPOSTA IMU PER IL COMPARTO TURISTICO
Per il 2022 sarà riconosciuto un credito d’imposta alle imprese turistico recettive, comprese quelle che:
esercitano attività agrituristica;
gestiscono strutture ricettive all’aria aperta;
le imprese del comparto fieristico e congressuale;
i complessi termali;
parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.
Il credito d’imposta è in misura corrispondente al 50% dell’importo versato a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’imposta municipale propria (IMU) per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2.
Ciò a condizione che i proprietari:
siano anche gestori delle attività lì esercitate;
abbiano subìto una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel periodo indicato di almeno il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.
INTEGRAZIONE SALARIALE
Per fronteggiare situazioni di particolare difficoltà economica, ai datori di lavoro che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale il Decreto energia riconosce un trattamento ordinario di integrazione salariale per alcune settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. La disposizione si applica anche alle imprese del settore turistico. Il limite di spesa è di 150 milioni di euro per l’anno 2022.
ESONERO CONTRIBUTI PER ASSUNZIONI DA AZIENDE IN CRISI
Previsto l’esonero totale per l’acquisizione di personale già dipendente di imprese in crisi. L’esonero contributivo in vigore per l’assunzione, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di lavoratori subordinati provenienti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale è esteso anche:
ai lavoratori licenziati per riduzione di personale nei 6 mesi precedenti;
lavoratori impiegati in rami d’azienda oggetto di trasferimento.
CREDITO D’IMPOSTA PER LE IMPRESE ENERGIVORE
Previsto un credito d’importa per le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica. Il credito è pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre del 2022.
Il tax credit viene riconosciuto qualora il prezzo della spesa dichiarato, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. Il credito d’imposta relativo ai consumi di energia elettrica è cedibile ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione. Vi è anche la possibilità di due ulteriori cessioni solo se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia.
CREDITO D’IMPOSTA GAS PER LE IMPRESE
Il Decreto energia prevede un credito d’imposta per le imprese a forte consumo di gas naturale. Il credito è pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici. Viene erogato qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
AUMENTANO I CREDITI D’IMPOSTA ESISTENTI
Il Decreto aumenta i crediti di imposta introdotti dal Decreto Cura Italia:
il credito d’imposta a favore delle imprese energivore sale dal 20% al 25%;
tax credit a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (gasivore) passa dal 15% al 20%.
AIUTI PER LE AZIENDE DI AUTOTRASPORTO
Gli interventi del Decreto Energia 2022 sull’Autotrasporto sono volti a mitigare gli aggravi economici per il settore derivanti dall’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici e si aggiungono a quelli già adottati con il precedente Decreto Bollette per complessivi 80 milioni di euro. Essi prevedono:
l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto, per mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi dei carburanti con una dotazione di circa 500 milioni di euro per l’anno 2022;
l’inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del corrispettivo per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante.
ulteriori sostegni al settore con lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro per l’anno 2022 al Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori che provvede, tra l’altro, a erogare alle imprese le risorse a titolo di riduzione compensata dei pedaggi autostradali, e di ulteriori 5 milioni per la deduzione forfetaria delle spese non documentate ai titolari di imprese di autotrasporto alla guida dei veicoli;
l’esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti. La misura comporta per il settore un risparmio complessivo di circa 1,4 milioni di euro e ne beneficeranno circa 3.114 imprese di autotrasporto merci.
TASSAZIONE EXTRAPROFITTI SOCIETA’ ENERGETICHE
La tassa sugli extraprofitti delle società energetiche, è pari al 10% e si applicherà solo nel 2022: sarà pagata a giugno da tutte le società che producono, importano e vendono prodotti petroliferi, gas o elettricità, escluse soli le società che gestiscono piattaforme per lo scambio. Il “contributo solidaristico straordinario” si calcolerà sulla differenza delle operazioni ai fini IVA calcolate in due periodi: 1 ottobre 2021-30 marzo 2022 e 1 ottobre 2020 e 31 marzo 2021.
PIÙ POTERE A “MISTER PREZZI”
Il Decreto energia potenzia l’attività e gli strumenti a disposizione di “Mister prezzi”, il Garante per la sorveglianza dei prezzi già istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. In particolare, il Governo ha istituito un’apposita “Unità di missione”, con relativa dotazione di personale, per le attività istruttorie, di analisi, valutazione ed elaborazione dei dati. Inoltre, il Garante potrà richiedere alle imprese dati, notizie ed elementi specifici sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo. A oggi, può già convocare le imprese e le associazioni di categoria al fine di verificare i livelli di prezzo dei beni e dei servizi di largo consumo corrispondenti al corretto e normale andamento del mercato.
MONITORAGGIO NEL MERCATO DEL GAS NATURALE
I titolari dei contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano saranno tenuti a trasmettere al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) i contratti già sottoscritti o da sottoscrivere. Le informazioni tramesse saranno trattate nel rispetto delle esigenze di riservatezza dei dati commercialmente sensibili.