Nella stagione balneare tra le peggiori degli ultimi anni dovuta al persistere della crisi economica che ha contratto la capacità di spesa delle famiglie e dalle condizioni meteorologiche primaverili e d’inizio estate, il divieto di balneazione su un tratto della costa comacchiese rischia di mettere definitivamente KO l’economia turistica.
Pur nella limitazione del tratto in cui è interdetta la balneazione, la ricaduta mediatica farà perdere ulteriormente presenze su tutto il territorio, nonostante nei lidi Nord (Volano / Nazioni / Pomposa) e Sud (Estensi / Spina) il problema non sembra ravvisarsi.
La preoccupazione degli imprenditori è poi rivolta alle cause che hanno portato all’emanazione dell’ordinanza contingibile ed urgente dal parte del Sindaco di Comacchio. Infatti i problemi di eutrofizzazione algale sono conosciuti e monitorati da decenni e generalmente si è cercato di gestirli e conviverci. Un discorso diverso è la presenza di una carica batteriologica (enterococchi intestinali) la cui provenienza non può essere imputata a fenomeni naturali, ma piuttosto imputabili ad immissioni di ingenti quantitativi di materiali organici provenienti dal sistema fognario o da allevamenti di animali.
La Confesercenti chiede al Sindaco di attivare tutti i controlli per individuare le cause dell’inquinamento che ha indotto alla sospensione della balneazione, con accertamento delle eventuali responsabilità penali e civili, affinché le aziende danneggiate possano ottenere il risarcimento dei danni.