Agevolazioni per le strutture ricettive nel 2019
La legge di bilancio 2017, approvata a fine 2016, ha confermato anche per gli anni 2017 e 2018 il credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive, reso disponibile per la prima volta nel 2015 e poi replicato nei due anni successivi. La novità significativa introdotta dall’ultima legge di bilancio consiste nell’estensione dell’ammontare del credito d’imposta, che passa dal 30 al 65 per cento delle spese sostenute e ammesse alla procedura.
TAX CREDIT: PER CHI E QUANTO
La disciplina risalente al 2015 prevede un credito d’imposta pari al 30% dei costi sostenuti per:
TAX CREDIT RIQUALIFICAZIONE: Il credito in esame spetta in merito alle spese sostenute per :
– manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia (art. 3, comma 1, lett. b), c) e d), DPR n. 380/2001). Tra queste rientrano ad esempio, come precisato dal DM 7.5.2017, le spese relative al ripristino di edifici o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza anche con modifica della sagoma, gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico, ecc.. Con la finanziaria 2016 sono state esplicitate tra le spese agevolabili anche quelle per interventi di ristrutturazione che comportano un aumento della cubatura complessiva nei limiti e con le modalità previste dall’art. 11, DL n. 112/2008;
– incremento dell’efficienza energetica. (installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, installazione di schermature solari esterne mobili finalizzate alla riduzione dei consumi per condizionamento estivo, ecc).;
– eliminazione delle barriere architettoniche ex Legge n. 13/89 e DM n. 236/89, tenendo conto anche “dei principi della «progettazione universale» di cui alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità” (sostituzione di finiture, gli interventi di natura edilizia quali il rifacimento di scale e ascensori, la realizzazione ex novo di impianti sanitari dedicati alle persone portatrici di handicap;
– “ulteriori interventi”, compresi quelli per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo a condizione che il beneficiario non ceda a terzi né destini a finalità estranee all’esercizio d’impresa i beni oggetto degli investimenti prima dell’8° periodo d’imposta successivo.
Per il 2018 (in merito alle spese 2017) la legge di Bilancio 2017 aveva previsto un incremento del credito di imposta fino al 65 per cento.